Le aree vulcaniche

Visita all’Osservatorio Vesuviano, fondato nel 1841, adesso è sede di un museo dove si conservano preziose collezioni mineralogiche, strumentali e artistiche. Il trekking inizia con la visita al cratere Gran Cono, da cui è possibile comprendere la struttura particolare del vulcano a recinto e successivamente si raggiunge la suggestiva Valle dell’Inferno, invasa dalla lava del 1944, seguendo un percorso ad anello.
Attraverseremo pinete, castagneti e boschi misti del versante orientale fino a svettare in una vegetazione di macchia a ginestra resa ancora più interessante dalla presenza di muri a secco di epoca borbonica. L’itinerario si concluderà presso un’azienda agricola con una visita ad una antica cantina del ‘700 scavata sotto un lastrone di roccia vulcanica, vera opera d’ingegneria dove sono ben conservate i reperti dell’ attività di vinificazione come il pigiatore. Qui sarà possibile degustare i vini tipici della zona.

  • Escursione su vulcani o zone vulcaniche.
  • Trekking.

Il monte Epomeo è la cima più alta dell’isola d’Ischia (787m s.l.m.), ed è situato proprio al centro dell’isola stessa. Oggi una strada asfaltata arriva fin su, ma per fortuna ci sono ancora molti sentieri che ascendono alla sua vetta. Una volta questi sentieri erano battuti dai ‘ciucciari’, contadini che portavano i turisti fin su a dorso di mulo o ciuccio appunto.
Il termine Epomeo deriva dal greco antico e vuol dire ‘guardo intorno’, questo a sottolineare la fantastica vista panoramica che spazia a 360° su tutto il golfo di Napoli ed in particolare sui Campi Flegrei.
Sulla vetta, è presente una chiesa e l’ex eremo di S. Nicola, il santo a cui è consacrato questo luogo.
La roccia presenta un colore caratteristico da cui il nome, Tufo Verde.

  • Escursione su vulcani o zone vulcaniche.
  • Trekking.

Dall’Oasi naturalistica di Monte Nuovo, parte questo particolare sentiero che dal cratere conduce fino alle sponde del Lago d’Averno, costeggiando il versante esterno del vulcano. Il nome deriva dalla leggenda che vede nel Lago d’Averno, unico lago flegreo di origine vulcanica, il luogo dove era collocato l’ingresso per il regno degli Inferi.
Lungo il percorso, oltre agli aspetti naturalistici e geologici, saranno raccontate la storia e le leggende legate al luogo.

Possibilità di fare anche solo il giro del cratere di Monte Nuovo.

  • Escursione in rovine o resti archeologici.
  • Escursione per tutti, inclusi bambini.
  • Escursione su vulcani o zone vulcaniche.

Punta estrema della caldera dei Campi Flegrei, Capo Miseno rappresenta un antico edificio vulcanico adesso ricco di vegetazione, dai terrazzamenti coltivati a vigneto e frutteto si passa al fitto bosco e alla macchia mediterranea. Diffuso è l’asfodelo, anticamente i greci usavano piantare gli asfodeli sulle tombe, considerando i prati di asfodelo il soggiorno dei morti.

Dalla spiaggia di Miseno si percorrono le stradine della frazione fino all’inizio del tunnel che porta al faro, da qui si risale sulla destra dove si incontra il sentiero lastricato di blocchi di tufo che ci porta in cima a circa 150 m. Proseguendo il sentiero diventa panoramico affacciandosi prima verso la spiaggia di Miseno e poi verso il Golfo di Pozzuoli. Lungo il percorso di ritorno si passa davanti la Chiesa di San Sossio e il Sacello degli Augustali.

  • Escursione in rovine o resti archeologici.
  • Escursione per tutti, inclusi bambini.
  • Escursione su vulcani o zone vulcaniche.
  • Escursioni a mare, sopra o sotto.

Il Monte Gauro è un vecchio edificio vulcanico e si trova nei Campi Flegrei. Per intenderci è il cratere al cui interno gli americani della Nato hanno creato il Carney Park. In realtà è un posto bellissimo che ci permetterà di godere di scorci panoramici incantevoli su una zona ricca di storia, mito e cultura.
Grazie alla sua altezza infatti (320m) e al sentiero circolare che lo percorre in cresta, è un ottimo punto panoramico naturale su tutta la zona circostante, questa sua imponenza gli da il nome, infatti Gauro in greco significa ‘maestoso’.
Oltre alle bellezze naturalistiche e paesaggistiche potremo scoprire i resti di antiche ville romane, tra cui si dice quella di Nicomaco Flaviano il genero di Simmaco, console e scrittore latino tutto teso alla difesa della paganità.
Arrivati su Monte S. Angelo scopriremo quello che resta della chiesa di S. Michele Arcangelo, più simile ad una fortezza che ad una chiesa vera e propria.
Abbandonata dai Frati, sconsacrata, riattata da un fedele successivamente ‘sgomberato’, oggi è al centro di polemiche legate all’edilizia ed è assediata da tralicci dell’alta tensione e ripetitori.

  • Escursione in rovine o resti archeologici.
  • Escursione su vulcani o zone vulcaniche.
  • Trekking.

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