I Monti Picentini

Seconda vetta dei Picentini il monte Terminio (1806m s.l.m.) svetta imponente dal pianoro di Campolaspierto, questo trekking taglia bellissime foreste e ci porta in cima alla vetta da cui lo sguardo spazia sull’impressionante vallone Matruneto, i monti Lattari, il Partenio, il Vesuvio e i golfi di Napoli e Salerno.

  • Escursione per tutti, inclusi bambini.
  • Trekking.

Alla ricerca delle miniere di Ittiolo dei Monti Picentini.
Uno dei complessi industriali più antichi del sud, risalente all’Ottocento, vi si estraevano scisti bituminosi misti a rocce ricche di pesci fossili per produrre l’unguento in vendita tutt’oggi.
Una passeggiata immersi nella natura alla scoperta del particolare ecosistema ‘grotta’ e dei suoi abitanti, osservando nel contempo fossili di pesci e di molluschi di milioni di anni fa.

  • Escursione per tutti, inclusi bambini.
  • Escursione in grotta o miniera.
  • Trekking.

Il Monte Polveracchio (1790m s.l.m.) è un’”Oasi Naturalistica”, lungo il sentiero si incontra una grande varietà di specie vegetali e animali, tra cui il faggio e il tasso con esemplari anche di 400 anni. Se si è fortunati si può vedere la volpe e la donnola. Una volta arrivati in cima il panorama spazia a 360° ed è possibile vedere il Vesuvio ed i Monti Lattari, l’Acellica ed il Massiccio degli Alburni.

La fiumara di Tannera è uno tra i più bei luoghi naturalistici della nostra regione, situata nel territorio del comune di Bagnoli Irpino, si rivela come un ambiente incontaminato ricco di piccole cascate e conche naturali.
Habitat ideale della salamandra pezzata, che con la sua presenza funge anche da bioindicatore sullo “stato di salute” dell’area.

  • Escursione lungo il letto di un fiume o in gole.
  • Trekking.

Il sentiero costeggia le acque limpidissime e trasparenti che attraversano il vallone. La vegetazione è costituita da boschi di faggio di rara bellezza. Si raggiungono le sorgenti del Troncone e Tronconciello caratterizzate da cascate e vasche d’acqua limpidissima, sino ad incontrare una cascata denominata delle “Tre Accette” con relativo ponte. La cascata è alta una decina di metri e forma una pozza profonda 7-8 metri. Fu costruita in epoca fascista e insieme al ponte serve a convogliare le acque irrigatorie della piana di Folloni e ad alimentare il Bacino Idrico dell’Alto Calore.

  • Escursione lungo il letto di un fiume o in gole.
  • Trekking.

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