Escursioni

Per raggiungere la Valle dell’Inferno partiremo da Ottaviano e ci inerpicheremo sulle pendici del Monte Somma, attraversando boschi prima di pino domestico poi misto di castagno, ontano napoletano, acero napoletano, leccio, robinia. Salendo il paesaggio cambia, il bosco sarà sostituito dalle ginestre, dalle piante pioniere e dal lichene endemico del Vesuvio, lo Stereocaulon vesuvianum.
Inoltre, saranno sempre più visibili le pareti rocciose, le lave a corde, i dicchi e l’arco naturale.
Un’escursione alle falde del gran cono per scoprire le bellezze di uno dei parchi a noi più vicini!

L’escursione sarà condotta dalla guida vulcanologica Norma Damiano.

  • Escursione su vulcani o zone vulcaniche.
  • Trekking.

Sabato 14 avrò il piacere di collaborare con Scopriamo Napoli, un progetto realizzato con fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, per favorire l’accesso dei giovani alla cultura e al patrimonio materiale e immateriale della città.

Per il 𝐕𝐈𝐈 𝐢𝐭𝐢𝐧𝐞𝐫𝐚𝐫𝐢𝐨 andremo nelle terre flegree: passeggiata al lago D’Averno tra natura, mito e storia.
L’itinerario, riservato ai minori e alle famiglie, e non solo, è stato realizzato in collaborazione con Less Onlus e ViaggieMiraggi.

L’escursione sarà condotta dalla guida escursionistica AssoGuide Norma Damiano.

  • Escursione in rovine o resti archeologici.
  • Escursione per tutti, inclusi bambini.
  • Escursione su vulcani o zone vulcaniche.

14 luglio 2024

Il Monte Terminio con la sua altezza di 1806 metri rappresenta la vetta più alta dei Monti Picentini dopo il Monte Cervialto, si differenziano di soli 3 metri.
L’escursione parte dal pianoro tettono-carsico Campolaspierto, inoltrandosi nel bosco di faggio; dopo alcuni tornanti il sentiero si inerpica verso la vetta incontrando la sorgente intermittente Acqua del Cerchioda.
Si prosegue per il valico Collelungo fino a raggiungere la cima da cui si ha un panorama sul Vesuvio, il monte Mai, Pizzo san Michele, il Monte Partenio, i Monti Lattari, il golfo di Salerno e il mare.

L’escursione sarà condotta dalla guida escursionistica AssoGuide Norma Damiano.

Per raggiungere la vetta del Taburno a 1393 metri si attraversa l’Abetina, la foresta demaniale del Taburno formata da abeti bianchi e faggi. Gli abeti bianchi sono stati impiantati intorno al 1846 durante il regno di Carlo III di Borbone e diventò una delle riserve di caccia del re.
Proseguendo si raggiunge Piano Melaino, una depressione carsica che funge da inghiottitoio per le acque meteoriche. Dopo un’altra lieve salita si arriva al primo punto panoramico sulla Valle Caudina; il sentiero prosegue dolcemente in cresta fino alla località Quattro Vie, punto in cui si incrociano quattro sentieri. Da qui il sentiero si inerpica fino a raggiungere la vetta. Lo sforzo sarà gratificato da una panorama mozzafiato a 360° su Napoli e il suo golfo con le isole, sul Partenio, tutta la Valle Vitulanese con il Pentime e il Monte Caruso. E si vede, anche, tutto il massiccio del Taburno in un susseguirsi di creste e valli.
Si ritorna indietro fino alle Quattro Vie e da qui la discesa prosegue nella faggeta raggiungendo il punto di partenza con un percorso ad anello.

L’escursione sarà condotta dalla guida escursionistica AssoGuide Norma Damiano.

Una passeggiata nell’antica Foresta di Cuma, un’area protetta del Parco Regionale dei Campi Flegrei. Attraverseremo la duna costiera ricca di vegetazione tipica della macchia mediterranea fino a giungere alla “Foresta” per goderci il fresco dei lecci e ammirare le lucciole che illumineranno il nostro cammino.

Lungo il percorso svolgeremo alcune pratiche di Mindfulness (meditazione della consapevolezza) che ci aiuteranno a portare attenzione al momento presente e a sperimentare un approccio più consapevole all’esperienza che vivremo. In ascolto con la suggestione della vicina Sibilla Cumana, proveremo a percepire il nostro “oracolo” interiore, quale forma di orientamento nel nostro vivere quotidiano.

L’escursione sarà condotta dalla guida naturalistica AssoGuide Norma e le pratiche di consapevolezza dalle insegnanti di In Mindfulness Claudia e Simona.

Inoltre, si ricorda che per poter vedere le lucciole è necessario stare al buio quindi non è consentito portare le torce o usare i cellulari, il percorso permette di camminare senza pericoli sfruttando le luci dell’ambiente che ci circonda. La presenza delle lucciole varia in base alle condizioni climatiche non sempre prevedibili, l’organizzazione non si assume la responsabilità per un mancato o scarso incontro con le lucciole.

  • Escursione notturna o con rientro al buio.
  • Escursione su vulcani o zone vulcaniche.

17 Maggio 2024, 31 Maggio 2024, 1 Giugno 2024

La Foresta, Cuma, Miti, Natura…Lucciole…

Un unico luogo che racchiude tutto ciò, dove è possibile ammirare la danza delle lucciole che illuminano il nostro cammino tra i lecci della Foresta di Cuma. Le nostre guide esperte, vi accompagneranno nella scoperta del mondo degli affascinanti insetti luminosi.

Le nostre guide esperte (iscritte all’ass. AssoGuide), vi accompagneranno nella scoperta del mondo degli affascinanti insetti luminosi.

Si consiglia di indossare scarpe comode.
Inoltre, si ricorda che per poter vedere le lucciole è necessario stare al buio quindi non è consentito portare le torce o usare i cellulari, il percorso permette di camminare senza pericoli sfruttando le luci dell’ambiente che ci circonda. La presenza delle lucciole varia in base alle condizioni climatiche non sempre prevedibili, l’organizzazione non si assume la responsabilità per un mancato o scarso incontro con le lucciole.

  • Escursione per tutti, inclusi bambini.
  • Escursione notturna o con rientro al buio.

12 maggio 2024

I locali lo chiamano “Il sentiero della Vitarella” ma tra i trekker è conosciuto come “Il sentiero delle fate” per il paesaggio ed i giochi di luce che si creano nel bosco.
Il sentiero parte dal comune di Gallo Matese e attraversa prima un bosco con un sottobosco ricco di felci e rocce ricoperte da muschio, continuando la salita si raggiungono tratti più aperti con panorama verso il Lago di Gallo.
Raggiunto il valico, a quota 1186 m s.l.m., ci affacciamo sulla vallata del Campo Figliuolo, un campo carsico dove stagionalmente si forma un laghetto alimentato dalle sorgenti che sgorgano in zona.
Attraversata la vallata raggiungeremo la Fontana dei Palombi, risale al 1914 ed è composta da 9 vasche centenarie scavate in blocchi di pietra.
Questo è un ottimo posto dove sostare per la pausa pranzo.
Da qui si ripercorre il sentiero a ritroso.

L’escursione sarà condotta dalla guida escursionistica AssoGuide Norma Damiano.

Il sentiero è conosciuto anche con il nome “Sentiero alto degli Dei”, infatti la sua bellezza è il panorama che si ha lungo tutto il percorso. Una iniziale salita, attraverso la caratteristica macchia mediterranea, conduce alla quota massima di 1100 m dove lo sguardo domina la conca di Agerola, la parte orientale della Costiera Amalfitana ed il Golfo di Salerno con sullo sfondo il contorno dei Monti Alburni e del Cilento.
Il percorso prosegue in piano lungo le tre cime che rappresentano i tre calli che formano una dorsale panoramica. Qui la visuale cambia: Positano, il piccolo arcipelago de Li Galli, tutta la Penisola Sorrentina e l’isola di Capri coi suoi faraglioni. Verso Capo Muro si ammirano le cime del Monte S. Angelo a Tre Pizzi.
Raggiunti l’altopiano Capo Muro si ritorna passando per Punta Paipo.

Lungo il percorso svolgeremo alcune pratiche di Mindfulness (meditazione della consapevolezza) che ci aiuteranno a portare attenzione al momento presente e a sperimentare un approccio più consapevole all’esperienza che vivremo. In particolare l’invito sarà rivolto a rintracciare il legame con i 4 elementi della natura: fuoco, acqua, aria e terra; e a scoprire se e come essi sono presenti e risuonano in noi.

L’escursione sarà condotta dalla guida naturalistica AssoGuide Norma e le pratiche di consapevolezza dalle insegnanti di In Mindfulness Claudia e Simona.

Il sentiero è così denominato in quanto nella mitologia greca era considerata la via che gli Dei percorrevano per giungere sulla Terra, ammaliati dal canto melodico delle Sirene che si trovavano sul vicino isolotto de Li Galli. Le stesse sirene sono citate nell’Odissea di Omero, nel famoso incontro con il prode Ulisse.
Il sentiero rappresenta l’antica via di comunicazione tra i comuni di Agerola e Positano. La macchia mediterranea domina l’intero percorso, fondendosi perfettamente con la roccia calcarea che si presenta maestosa con formazioni spettacolari.

L’itinerario proposto è un percorso ad anello, giunti in località Cisternuolo si torna indietro per la via “alta”, un tratto panoramico e suggestivo, fino a Colle Serra dove si ripercorre il tratto dell’andata.

Lungo il sentiero ci fermeremo da Antonio il Pastore per degustare i suoi prodotti a km 0: formaggi, affettati, verdure, il tutto accompagnato da un bicchiere di vino.

L’escursione sarà condotta dalla guida escursionistica AssoGuide Norma Damiano.

Un percorso che ci porterà a visitare la croce del Giubileo 1950 per uno dei panorami più richiesti di Castel Morrone, un piccolo paese situato a nord di Caserta. Nel suo territorio sopravvivono ben 5 km. di mura megalitiche o poligonali risalenti al VII-VI secolo a.C., un’imponente fortificazione che accolse nel 216 a.C. l’accampamento di Annibale, reduce dalla vittoria di Canne, per i cosiddetti “ozi di Capua.
Attraverseremo un bosco di querce, carpini oltre alla vegetazione tipica della macchia mediterranea.

Lungo il percorso svolgeremo alcune pratiche di Mindfulness (meditazione della consapevolezza) che ci aiuteranno a portare attenzione al momento presente e a sperimentare un approccio più consapevole all’esperienza che vivremo.

L’escursione sarà condotta dalla guida naturalistica AssoGuide Norma e le pratiche di consapevolezza dalle insegnanti di In Mindfulness Claudia e Simona.

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